Schiena dell’asino

Punti di interesse: Pineta, panoramica di Catania e dello Jonio, panoramica della valle del Bove dal versante sud
Difficolta’: Bassaschiena dell'asino altimetria
Dislivello: 200 m
Altezza massima: 2060 m
Distanza: 2,5 km
Tempo di percorrenza A/R: 1,5-2,5 ore
Stagione consigliata: Tutte
Abbigliamento tecnico  : Obbligatorio solo in presenza di neve

Coordinate punto di partenza raggiungibile in auto37°42’04.5″N 15°00’54.6″E

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schienadell'asino2La “Schiena dell’asino” (così denominata poiché la forma del crinale richiama il dorso d’un somaro) è il percorso più facile da effettuare per ammirare lo spettacolo della Valle del bove.

Il tracciato è adatto a tutti, non sono richieste attrezzature particolari, il sentiero è percorribile in ogni stagione dell’anno, a meno che non sia presente la neve. Inoltre nei periodi in cui l’Etna è in  eruzione con delle torce è possibile percorrere abbastanza agevolmente il sentiero al tramonto, in modo da poter osservare la lava incandescente nella notte e poter ritornare senza particolari difficoltà.

schienadell'asino1Il Sentiero ricade all’interno del Parco dell’Etna ed il suo ingresso è situato a lato dell’S.P.92 che sale da Zafferana Etnea verso il Rifugio Sapienza, in corrispondenza del primo incrocio (la strada 401 per Pedara).

Lungo tutto il tragitto, a tratti in salita e a tratti in discesa, si può ammirare lo splendido panorama est siciliano di tutto lo Ionio dalla Calabria fino al Golfo di Catania compresa Siracusa e Augusta, nonché dei Crateri silvestri e di tutti gli altri crateri, che hanno in tempi geologici caratterizzato con le loro eruzioni tutto il versante sud dell’Etna.

Il primo tratto del sentiero è caratterizzato da una strada con fondo pietroso, è in rapida salita con una pendenza che in alcuni tratti supera il 10%, attraverso un rimboschimento di Pino Laricio.

Si tratta della parte più impegnativa del tracciato, il resto del sentiero è in terra battuta senza pendenze elevate.

Sschienadell'asino3alendo di quota, si giunge ai bordi della valle del Bove; come detto, questo è uno dei posti più facilmente raggiungibili per chi vuole osservare da vicino le eruzioni dell’Etna che sfociano nella valle.

Da qui, volgendo lo sguardo verso Sud-est, si possono osservare i numerosi coni avventizi e le colate laviche scaturite dalla fessura e dalle bocche eruttive, di forma quasi circolare, dell’eruzione del 1792 e si potranno osservare alcune stazioni di rilevamento dati.

Volendo, si può fare una piccola digressione in direzione Grotta Pitagora (dalla caratteristica forma triangolare), che in inverno presenta delle stalattiti di ghiaccio. Il sentiero termina contro una ripida scarpata, caratterizzata da vegetazione d’altitudine (circa 2.050 m. slm), oltre che dalla presenza dei cuscini spinosi dello Spino Santo  e del Ginepro , dalla Viola dell’Etna , la Peverina  e la Violacciocca del Bonanni  dalla Saponaria sicula (simbolo del Parco).