Acqua rocca degli zappini

Punti di interesse: parete di basalto, faggio secolare, panoramica della valle del Bove dal versante sud
Difficolta’: Medio-bassa acquaroccadeglizappinialtimetria
Dislivello: 320 m
Altezza massima: 1750 m
Distanza: 1,7 km
Tempo di percorrenza A/R: 1-2 ore
Stagione consigliata: Tutte
Abbigliamento tecnico  :  Consigliato

 

 

Coordinate punto di partenza raggiungibile in auto37°41’56.9″N   15°03’02.1″E

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acqua_rocca_zappini_ponteIl percorso dell’Acqua Rocca consente di ammirare la valle del Bove in tutta la sua magnificenza, essa si apre ai nostri occhi in modo improvviso, quasi inaspettato.

Il sentiero parte nei pressi dell’area attrezzata detta “Piano del Vescovo” (a quota 1375 m). In realtà, l’ingresso ufficiale del sentiero si trova in un’area adiacente a una vecchia costruzione in cemento diroccata, come da coordinate che vi abbiamo fornito.

Attraverso il varco presente nella recinzione, è possibile trovare il segnale di inizio del sentiero.

acqua_rocca_zappini_sentieroAll’interno della Valle degli Zappini  ci si trova immersi nella faggeta più bella ed estesa fra quelle etnee dove il faggio raggiunge le latitudini meridionali estreme e le quote più elevate d’Europa.

Dopo circa trenta – quaranta minuti di camminata si giunge nella zona denominata Acqua Rocca degli Zappini, a quota 1525 m, in cui si trova un’antica cascata di basalto – la rocca – da cui sgorga una sorgente d’acqua, una delle rare e meglio conservate sorgenti naturali esistenti sul territorio.

acqua_rocca_zappini_cascataAttualmente l’acqua scorre sulla parete solo nel periodo di scioglimento delle nevi e la parete è utilizzata dagli appassionati per effettuare delle arrampicate.

Proseguendo lungo il tracciato, si arriva al di sopra della “cascata”, una radura dove regna incontrastato un enorme faggio secolare con uno spettacolare apparato radicale aereo, annoverato fra i monumenti vegetali dell’Etna. Questa prima parte del tracciato è adatta a tutti, percorribile praticamente in tutte le stagioni e non presenta particolari difficoltà. Da qui è possibile osservare un bel panorama del Mar Jonio, la Piana di Catania e gli Iblei.

Se volete affacciarvi sul ciglio della valle del Bove dovete proseguire oltre il faggio e percorrere un ulteriore tratto leggermente più impegnativo. Si tratta di una salita su terreno sabbioso, non percorribile nel periodo invernale a causa della neve (a meno che non si possieda l’attrezzatura adeguata).

Durante questa seconda parte della salita, il vostro sguardo sarà costantemente rivolto al terreno di fronte a voi a causa della pendenza.

acqua_rocca_zappini_Bove

Alla fine, la valle si dischiude all’improvviso davanti a voi, con gli occhi che per qualche secondo faticheranno a comprenderne la vastità, passando dagli stretti spazi della salita alla grandezza della valle.

Se scegliete di praticare questo sentiero durante i periodi più freddi dell’anno, in presenza di nevicate e di vento si potrebbero formare in cima alla salita dei bellissimi cristalli di ghiaccio.

La cima del percorso è nota come Serra del Salifizio; alla sinistra della grande roccia, si diparte la discesa verso la valle del bove e tramite un breve percorso detto sentiero Carmelo e Riccardo la si può percorrere ammirando lo splendido panorama lavico di colate relativamente recenti e di quelle meno recenti.